Larry Ellison, fondatore di Oracle, azienda high-tech di software e servizi per le imprese, ha da poco strappato la prima posizione a Elon Musk nella classifica degli uomini più ricchi del mondo di Bloomberg.
Il patrimonio netto del patron di Tesla, che si attesta sui 385 miliardi di dollari, è stato superato in 24 ore da quello di Ellison, balzato a 393 miliardi, grazie ad un’impennata di oltre il 30% delle azioni di Oracle.
La scalata di Ellison inizia nel 1977, quando fonda un’azienda che chiama Software Development Laboratories, che ottiene un incarico addirittura dalla Cia. Quest’ultima le commissiona la creazione di un database, il cui nome in codice è proprio Oracle e che subito dopo diventerà il nome dell’azienda che oggi vanta un fatturato di 53 miliardi l’anno e 150 mila dipendenti nel mondo.
Tuttavia, la crescita di Oracle non è sempre stata irresistibile. Nella sua storia ultradecennale si sono verificati anche momenti di crisi, come nel 1990, anno in cui l’azienda licenziò circa il 10% della forza lavoro per colpa di una strategia commerciale definita “un incredibile errore di business” dallo stesso Ellison: i venditori spingevano i clienti ad acquistare grandi volumi di licenze in anticipo, gonfiando i numeri dei trimestri, generando gravi problemi quando le vendite non si realizzavano.
Negli ultimi anni, invece, Oracle ha continuato a macinare record, investendo miliardi nel cloud e diventando uno dei principali fornitori di risorse di calcolo, conservazione e archiviazione dati per l’intelligenza artificiale. A luglio, l’azienda ha firmato un contratto con OpenAI per 4,5 gigawatt di capacità nei data center. Il progetto più importante è però Stargate: un investimento da 500 miliardi di dollari in Texas, che vede Oracle, insieme a SoftBank e OpenAI, impegnata a costruire un’infrastruttura energetica e di calcolo mai tentata prima.
Proprio per queste ragioni, il titolo ha attirato l’interesse di investitori istituzionali di grande spessore: Berkshire Hathaway, BlackRock e Vanguard hanno aumentato la loro esposizione al titolo. I dati e le prospettive del gruppo continuano a spingere il valore dell’azione verso l’alto, tanto che – solamente negli ultimi 5 anni – la capitalizzazione di borsa è aumentata di due volte e mezzo.
Intanto, lo stile di vita dell’uomo più ricco al mondo ha dato molti argomenti ai giornali di gossip: è, infatti, noto per la sua passione per la vela, per gli orologi, per gli yacht da favola e per le numerose mogli. Possiede ville interamente costruite seguendo le regole dell’architettura giapponese e, per non farsi mancare nulla, ha acquistato un’intera isola hawaiana per 500 milioni di dollari, in cui abita dal 2020. Recentemente Donald Trump ha fatto il suo nome in relazione al possibile acquisto del ramo statunitense di TikTok, al momento proprietà dell’azienda cinese ByteDance. Ciò dovrebbe servire ad evitarne il blocco con l’entrata in vigore del “TikTok ban”, la legge che impone il bando della popolarissima piattaforma negli Stati Uniti a meno che non venga venduta a società non cinesi.
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Federica Coscia, Paolo Gambaro