Economia di guerra
La Cina non è solo una superpotenza economica in lotta con gli Stati Uniti per il dominio dei commerci internazionali, ma ha da sempre anche ambizioni di espansione politica e militare. Questa considerazione trova riscontro nel varo, avvenuto pochi giorni fa, della nuova portaerei interamente progettata e costruita nel Paese del Dragone.
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La scommessa sui bond russi e… sui titoli di Stato italiani
Lo scoppio del conflitto russo-ucraino e le conseguenti sanzioni applicate alla Russia hanno più volte spinto a pensare che quest’ultima fosse sull’orlo di un default. Ma, nonostante l’incertezza iniziale sul pagamento di 117 milioni di dollari di cedole su titoli obbligazionari, scadute il 15 marzo scorso, il Paese è riuscito a far fronte agli impegni presi.
Il riso abbonda…se non costa come l’oro
Il settore risicolo, così importante in varie zone d’Italia, specialmente a cavallo tra Piemonte e Lombardia, rischia di essere fortemente danneggiato negli ultimi tempi. E non certo per il conflitto in Ucraina, che è invece considerata il “granaio d’Europa”. Le cause si devono trovare piuttosto negli aumenti generalizzati anche precedenti alla guerra, delle materie prime quali gas, energia, petrolio, che hanno avuto luogo già prima dello scoppio del conflitto in questione.
Si è rotto: che faccio… lo butto?
Smartphone rotto: lo riparo o lo cambio? Questa domanda si fa sempre più pressante negli ultimi tempi, data una serie di fattori che incidono sui costi e sulla disponibilità di dispositivi elettronici, per le note vicende geopolitiche e post pandemiche.
Quando l’inflazione alleggerisce… la tavoletta di cioccolato
Un nuovo inglesismo ha fatto ingresso nel linguaggio comune: shrinkflation. Si tratta di un termine anglosassone composto dal verbo “to shrink”, cioè restringere, e “inflation” e indica un fenomeno che recentemente sembra essersi diffuso a macchia d’olio, anche a causa dei forti rincari delle materie prime. In Italia è noto, in alcuni casi, come “sgrammatura”.