Il Consulente Finanziario propone il pensiero di Warren Buffet, il più grande investitore di tutti i tempi, che invita a non farsi influenzare dalla paura generata dal virus Covid-19.

I won’t be selling stocks” ovvero “Non venderò azioni in questo momento a causa del Coronavirus”. Questo è quanto dichiarato da Warren Buffett, il più grande investitore di tutti i tempi, in un’intervista – durata più di 2 ore – alla Cnbc rilasciata alcuni giorni fa. Buffett, pur definendo “drammatico” il Virus Covid-19 per l’umanità, sostiene che gli investitori non debbano farsi influenzare dalla paura ed essere trascinati dal panic selling. Secondo lui le azioni rimangono il miglior investimento a lungo termine e quindi l’89enne magnate non venderà le azioni nonostante la minaccia di una vera e propria pandemia.

Anzi questo “Cigno Nero” – definizione introdotta dall’epistemologo ed ex trader libanese Nassim Nicholas Taleb per indicare un evento raro la cui conoscenza è incerta e le cui conseguenze possono essere enormi, proprio come nel caso del Coronavirus – sta creando occasioni imperdibili di acquisto per la Berkshire Hathaway di Buffet.

Si tratterebbe, infatti, di un’occasione unica come alla fine dell’estate del 2008 quando i mercati globali erano sull’orlo del baratro. Il 15 settembre di quell’anno il fallimento della Lehman Brothers, una delle principali banche di investimento mondiali, con circa 600 miliardi di USD di attività, diede l’avvio ad una concatenazione di eventi che doveva condurre ad una delle più gravi crisi economiche di tutti i tempi. Pochi giorni dopo, il 29 settembre 2008, il Dow Jones perse quasi il 7%.
La sensazione generale era che il mondo si stesse letteralmente sgretolando sotto gli occhi attoniti degli investitori, che, travolti da un’ondata di incontrollabile panico, cominciarono a vendere di tutto, titoli buoni o cattivi, a qualsiasi prezzo. L’imperativo categorico era vendere. Vendere per evitare perdite maggiori, vendere per preservare la liquidità, vendere per salvarsi ad ogni costo dalla crisi, vendere per vendere, in un’irrazionale fuga dalla realtà.
Ma in questo mondo in preda al panico c’era una persona che, riguardando freddamente gli avvenimenti in corso, si preparava ad effettuare alcune delle più redditizie operazioni finanziarie di tutti i tempi: il CEO della Berkshire Hathaway, Warren Buffett, uno dei più grandi economisti contemporanei che – in controtendenza rispetto alla massa  – acquistava un gran quantitativo di titoli azionari, poi rivelatisi fonte di lauti guadagni.

Grazie ai suoi acquisti, fu di supporto a giganti come General Electric e Goldman Sachs, di cui, passata la crisi, divenne uno dei principali azionisti. Di fatto Buffett, pur consapevole della gravità della situazione – tanto che non esitò a definirla la “Pearl Harbour della finanza” – seppe comunque approfittare delle incredibili opportunità di acquisto, create dal panico generalizzato e dal conseguente crollo indiscriminato di tutte le azioni. Disse: “Le cattive notizie sono i migliori amici degli investitori. Ti consentono di acquistare una fetta del futuro dell’America a prezzo di saldo. Oggi acquisto partecipazioni in aziende che stabiliranno nuovi record di profitto tra 5/10 anni”.

La previsione si rivelò più che corretta. Nei 10 anni successivi al default di Lehman Brothers lo S&P 500 è molto più che raddoppiato. Se avessimo investito – come Buffett – in azioni Apple nel settembre 2008 oggi avremmo un capitale moltiplicato per 10, pur avendo subìto ribassi fino al marzo 2009.

In altre parole chi allora avesse investito centomila euro, oggi avrebbe avuto un milione di euro.

In questi giorni, Buffett, tramite la sua finanziaria Berkshire Hathaway, ha aumentato la partecipazione nel gruppo Delta Airlines fino al 11,2%, acquisto che ha spinto verso l’alto il titolo a Wall Street dove ha segnato alcuni rialzi mentre i principali indici scendono. La filosofia che “l’oracolo di Omaha segue è sempre la stessa: sarà il tempo a dargli ragione.

 

 

Per sapere di più:

Paolo-Gambaro-Consulente-Finanziario-IL-CAVEAU-67_graficoPanic Selling
E’ un termine inglese con cui si indica la vendita massiccia anche di un solo strumento finanziario tale da causarne un forte calo del prezzo. Nei momenti di panico l’investitore, interessato a disfarsi dell’investimento nel più breve tempo possibile, presta pochissima attenzione al prezzo di vendita del medesimo perché reagisce impulsivamente, trasportato dalla paura, senza una valutazione corretta   dei fondamentali. Il panic selling può causare “reazioni a catena” generando un susseguirsi di ribassi. Ecco perché la maggior parte delle Borse mondiali utilizzano sistemi di “raffreddamento”, come il sistema dei Margini e la sospensione per eccesso di ribasso, al fine di creare così un lasso di tempo, un “intermezzo” nel quale gli investitori possano valutare con maggiore distacco le informazioni ricevute.

Paolo-Gambaro-Consulente-Finanziario-IL-CAVEAU-67_cignoTeoria del Cigno Nero
Questa definizione è utilizzata per indicare quegli eventi estremi, anomali, rarissimi ed imprevedibili che impattano in maniera travolgente sulla vita di tutti noi. E’ stata introdotta nell’uso comune grazie al saggio filosofico/letterario “Il cigno nero” (titolo originale “The Black Swan”) di Nassim Nicholas Taleb, pubblicato nel 2007.

Paolo-Gambaro-Consulente-Finanziario-IL-CAVEAU-67_Buffett
Warren Buffett
Soprannominato “l’oracolo di Omaha” per via delle sue origini nella cittadina del Nebraska, è uno dei più grandi finanzieri ed economisti contemporanei (cfr. Il Caveau del 6 aprile 2018).

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Berkshire Hathaway
Società sotto il diretto controllo di Warren Buffett, Presidente e Amministratore Delegato. La società ha il totale controllo di GEICO, Duracell, Dairy Queen, BNSF ed altre aziende. Possiede il 26% di Kraft Heinz, il 9% di Wells Fargo, il 9,5% di Coca Cola, il 7% di American Express e il 5% di Apple. La Berkshire Hathaway, dal 1965 ad oggi, ha registrato un rendimento medio annuale per i suoi azionisti del 19% contro una media del 9,7% dello S&P 500.

Scarica e conserva “IL CAVEAU N° 67”.