Il litio, uno dei metalli più leggeri esistenti in natura, sta riscuotendo un notevole interesse in ambito economico e di investimento. Il Consulente Finanziario spiega perché.  

Il litio è un metallo alcalino dal colore bianco con sfumature argentee. Vanta il primato di essere il più leggero tra gli “elementi solidi” e presenta una densità pari all’incirca alla metà di quella dell’acqua. Per le sue peculiarità è considerato da molti chimici uno dei metalli più singolari.

Fu scoperto in epoca abbastanza recente, precisamente nel 1817, ma solo agli inizi del 1900, sul finire delle Seconda Rivoluzione Industriale, iniziò lo sfruttamento di questo minerale prima semi-sconosciuto.
Trovò infatti impego nel campo della produzione di beni di consumo ed in quello medico, sotto forma di sali, nella cura della gotta ed anche di altre malattie di tipo neurologico, come ad esempio la sindrome bipolare che ha afflitto tante personalità storiche, tra le quali possiamo ricordare il pittore Vincent Van Gogh e Napoleone Bonaparte ed – in tempi più recenti – Vittorio Gassman e la bellissima attrice Catherine Zeta Jones.
Inoltre, è stato indispensabile nella costruzione delle prime bombe all’idrogeno ed anche come componente dei propellenti dei razzi militari.

Insomma, nel giro di pochissimi decenni il litio ha trovato numerose applicazioni. È però nell’ultimo lustro che si sono “accesi i riflettori” su questo materiale, anche da parte del mondo finanziario.
Uno dei motivi è il suo impiego per la produzione delle batterie elettriche che, molto probabilmente, saranno utilizzate in massa per far muovere le automobili prodotte nel prossimo futuro. Grazie all’esperienza accumulata nella produzione delle mini-batterie per smartphone e tablet è stato dimostrato che le batterie agli ioni di litio hanno una durata notevolmente maggiore e sono in grado di trasmettere più energia rispetto a quelle normali. Le “auto verdi”, che Apple e Google sono pronte ad immettere sul mercato, saranno quindi dotate di affidabilissime batterie agli ioni di litio.

È così avvenuto che il prezzo di questo elemento, ormai prezioso per l’odierna economia, sia raddoppiato negli ultimi due anni. Tuttavia, il fatto di non essere ancora oggetto di quotazione su alcun mercato regolamentato, rende le transazioni che lo riguardano poco trasparenti, generando una situazione piuttosto confusa e difficilmente controllabile.

Orientativamente il prezzo del litio può oggi variare, a seconda della sua qualità, dai 5.000 $ ai 20.000 $ alla tonnellata.
Quello utilizzato per le batterie, necessitando di un alto grado di purezza, deve essere di prima scelta, il che porterà sicuramente a far lievitare il prezzo della parte alta della forchetta, a meno che a breve non cominci l’estrazione da nuovi giacimenti.

Non essendoci ancora un fixing per l’investitore speculativo che avesse interesse nelle prospettive economico-finanziarie offerte dal litio, le soluzioni che si prospettano sono le seguenti:

  • L’acquisto diretto di azioni di società che operano nel settore, come la “Albermarle Corporation” (quotata sul Nyse con Codice ISIN US0126531013), azienda chimica con sede nella Carolina del Nord
  • La sottoscrizione dell’ETF “Global X Lithium & Battery Tech ETF”, che investe in tutte le aziende della filiera: dall’estrazione e raffinazione della materia prima, alle società che producono materialmente le batterie, per finire con le azioni della Tesla, che immette sul mercato un prodotto per il consumatore finale
  • SICAV o fondi comuni come l’eccellente “Electric Vehicles Revolution” (Codice ISIN LU0903875457), della storica SGR Symphonia, che investe nelle aziende legate al futuro dell’auto elettrica, come la già menzionata Albermarle o la “Sociedad quimica Y Minera De Chile SA ADR”.

Alcune curiosità:

  • Le principali miniere di litio si trovano nei laghi salati situati a notevole altitudine (dai 2300 ai 3600 metri di altezza)
  • Bolivia (prima in assoluto), Cile e Argentina stanno estraendo attualmente l’85% della produzione mondiale
  • In Africa i cinesi stanno effettuando ricerche meticolose per rinvenire giacimenti di litio e sembra che ci siano buone prospettive per il futuro
  • L’Australia ha buoni giacimenti
  • L’Europa – che non possiede grandi laghi salati – rimarrà fuori dal grande business del litio
  • L’Afghanistan è la grande novità del momento, in quanto sono state identificate alcune grandi aree ricche di giacimenti di questo minerale, oltre a terre rare, rame, argento e zinco
  • Il Litio rappresenta solamente lo 0,0007% della crosta terrestre
  • Il Cile nel mondo finanziario è già stato definito “la nuova Arabia Saudita”, per via delle potenzialità delle sue miniere e per le capacità imprenditoriali ivi localizzate

La strada è oramai segnata e la rivoluzione del litio influirà sui futuri assetti geopolitici, cambiando il destino di molte popolazioni e portando ricchezza a nazioni ora considerate povere, attraverso un probabile miglioramento di vita rispetto agli standard attuali.

Scarica e conserva “IL CAVEAU N° 23”.