Il Bitcoin, la moneta virtuale che sta assumendo una notorietà ed un utilizzo crescente in tutto il mondo. L’analisi del Consulente Finanziario: opportunità o minaccia?

Nel 2009, come in una fiaba, un anonimo cinese, conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, inventa il Bitcoin, la “moneta senza stato”.

Si ipotizza che l’anonimo inventore abbia trovato questo escamotage per uscire dalle strette maglie valutarie dello Yuan, moneta rigorosamente sorvegliata dal governo cinese. Lo scopo di questa valuta virtuale dovrebbe essere ridurre l’influenza delle banche centrali sull’economia reale.

Il Bitcoin (BTC) – che si potrebbe tradurre come “moneta in bit”, ovvero unità di misura dell’informazione digitale – permette di acquistare beni e servizi reali. La validità delle transazioni effettuate con questa moneta, è assicurata da un complicato sistema di crittografia: quando l’emissione totale di BTC raggiungerà l’ammontare massimo di 21 milioni di pezzi, sarà sospesa. Attualmente siamo arrivati a circa metà del volume totale.

Questo nuovo strumento sta assumendo un utilizzo ed una notorietà crescente a livello mondiale. Pensate che a Cipro gli studenti possono pagare le tasse scolastiche con il BTC e che il valore totale delle transazioni effettuate nel mondo ha raggiunto i 14 miliardi di Dollari; Berlino è la città che conta più pub e negozi dove poter pagare con questa moneta virtuale; clamorosa anche l’installazione di un bancomat di BTC in una stazione di Helsinki. In Italia, invece, la crescita è stata più lenta e al momento sono poche le attività ad accettare questo tipo di pagamento.

In pochi anni la sua quotazione ha subito un incremento vertiginoso, passando dai circa 80 Dollari di inizio 2013 ai 1207 Dollari del 1 Novembre 2013, per assestarsi ai primi di Febbraio 2014 sui 450, toccare il fondo nel Gennaio del 2015 e poi passare ai circa 1.300 USD di questi giorni, battendo la quotazione dell’oro! Oscillazioni da capogiro, tant’è vero che una delle sue criticità è che nessuna Autorità può garantirne il valore.

Cos’è infatti la moneta? Già Aristotele la definì come “la misura del valore”. Essa serve per misurare il valore dei beni e servizi creati dall’uomo attraverso il lavoro. Comunque sia, il vero problema di questa valuta virtuale, da molti considerata “oro digitale”, è la sua non controllabilità da parte di Enti Monetari Internazionali: la sua circolazione è anonima e non tracciabile. Tutto ciò può favorire il riciclaggio.

Nei rapporti delle Banche Centrali, Bitcoin è indicata come “la più grande minaccia potenziale, per la politica monetaria e la stabilità dei prezzi, per la stabilità finanziaria e la vigilanza prudenziale”. Diversa invece l’opinione di “The Economist”, una delle più lette ed influenti riviste di finanza, che ritiene Bitcoin una delle prossime più grandi rivoluzioni, paragonata a quella di Internet negli anni 90: sostituirà il contante, permettendo scambi finanziari e commercio di beni senza passare da intermediari.

L’acquisto dei BTC, che data la volatilità e poca trasparenza attuale vivamente non consigliamo, è molto semplice: basta dotarsi di una semplice carta ricaricabile PostePay, oppure recarsi presso un centro autorizzato Sisal/Lottomatica e alimentare il “Borsellino Virtuale” aperto tramite il sito BitBoat.net, accessibile in lingua italiana (l’inventore è un 22enne italiano).

Scarica e conserva “IL CAVEAU N° 06”.

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Fonte: Investing.com