L’interpretazione dei fatti di attualità da parte di un Consulente Finanziario è utile per ottenere in maniera semplificata spunti e consigli. 

L’ottima performance dei mercati azionari degli ultimi due mesi è stata naturalmente il frutto nato dalle aspettative sulle future politiche fiscali espansive promesse da Trump.

Ma ricordiamoci: anche i democratici dichiararono nel loro programma la medesima svolta e cioè il passaggio dalla politica monetaria a quella fiscale, per cercare di rilanciare l’economia mondiale. Infatti la politica monetaria, durata ben nove anni, non ha consentito di recuperare la capacità di crescita globale esistente prima della crisi del 2008 e più che altro non è riuscita a creare inflazione sufficiente atta a ridimensionare il fardello dai debiti pubblici dei paesi occidentali. È naturale quindi che tutti si siano orientati allo studio di politiche fiscali come unica vera strategia per produrre una crescita futura.

Molti gestori pensano che nel corso del 2017 la azioni sovraperformeranno le obbligazioni, galvanizzati dagli sgravi fiscali e dalla spesa infrastrutturale promessa appunto dal neopresidente eletto Trump.

Forse si sta accelerando troppo, ovvero non si ha ancora un’idea chiara di quali saranno i reali contenuti della “Trumpenomic”. Inoltre, considerazione fondamentale, le politiche fiscali possono creare effetti negativi nel breve, per avere benefici nel medio periodo.

Ritengo quindi che sarà un anno abbastanza difficile e tortuoso, in cui vedremo alternarsi momenti di euforia (con gestori che vendono certezze sugli andamenti futuri dei mercati), a momenti di visione “negativa” dei mercati, che potrà portare molti risparmiatori a fare errori nell’allocazione del proprio portafoglio. Infatti nei momenti di forte negatività gli investitori, dimenticandosi che il portafoglio strategico di medio periodo spiega oltre l’80% del rendimento, sono portati ad effettuare ed accentuare operazioni di acquisto e vendita, pensando di cogliere sempre il giusto timing di entrata o uscita.

Ricordiamoci il detto di Warren Buffet, imprenditore ed economista statunitense: “Se ti piace saltare dentro e fuori dal mercato, vorrei essere il tuo broker non certamente il tuo socio”.